È forse una delle canzoni più suonate alle feste, quella con la quale tutti, anche la nonna seduta in disparte a sonnecchiare, sente il bisogno di ballare. Si tratta dei successi dei Village People, ragistrati e non ancora pensionati. Il gruppo, caposaldo della disco music anni Ottanta, era celebre per le divise da pompiere, operaio, motociclista, indiano, soldato, cowboy e poliziotto. L’autore di testi e musica era quest’ultimo, all’anagrafe Victor Willis. Autore anche di YMCA, la loro hit più famosa, che fu lanciato sul mercato accompagnato da una coreografia, che viene tuttora tramandata di generazione in generazione. Pensare agli incassi milionari di questa canzone uscita nel 1978 fa venire i brividi.
Per questo motivo, il poliziotto Victor Willis, anche voce del gruppo, nel 2007 ha avviato una causa per ottenere tutti i diritti delle canzoni del gruppo, a cominciare da YMCA. Solo oggi a cinque anni di distanza ha vinto la guerra dei diritti discografici, pertanto i proventi andranno solo nelle sue tasche svuotate dai numerosi processi che ha dovuto affrontare per droga. La cosa inquietante della vicenda è che il giudice che ha stabilito ciò altro non ha fatto che attenersi a una legge del 1978 degli Stati Uniti, che stabiliva che nel 2013 tutti i diritti sulle canzoni sarebbero decaduti. In questo modo chiunque abbia scritto una canzone, su cui evidentemente incassa di più l’interprete, può oggi capovolgere le sorti del suo conto bancario. Cari Bruce Springsteen, Billy Joel, Eagles, e tanti altri, forse vi conviene controllare chi è il legittimo proprietario delle canzoni che vi hanno arricchito dagli anni Settanta a oggi.