C’è da dire, almeno, che sulla questione quelli del Pd non hanno mai fatto mistero di come la pensino. Le unioni civili sono un simil-matrimonio (Le unioni civili gay sono «la stessa cosa del matrimonio. Con un altro nome per una questione di realpolitik». Lo dice Scalfarotto).
La conferma arriva leggendo il testo in discussione al Senato. Come rileva oggi Avvenire, «dalla costituzione di un’unione civile tra persone dello stesso sesso scaturiscono effetti in larghissima parte identici a quelli derivanti dal matrimonio». La questione vale anche per l’eredità e lo scioglimento dell’unione.
Il quotidiano formula poi un elenco da cui si comprende come siano la stessa cosa con diverso nome:
- possibilità di scegliere un cognome comune
- obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione
- dovere di contribuire ai bisogni comuni in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo
- fissazione di un indirizzo e di una residenza comune