MA GUARDA UN PO’ ’STI GIORNALISTI. Per adesso sembra che ai professionisti della lobby sia successo un po’ come alle escort: quelle vere sono delle oneste accompagnatrici, senza sottintesi, e invece l’abuso linguistico sui giornali e in tv le ha assimilate alle prostitute…
Luigi Grassia, la Stampa
ALMENO PER CHI SOPRAVVIVERÀ. Se ognuno dichiara il dovuto, il fisco potrà essere più leggero per tutti.
Mario Monti, la Stampa
TIRO MANCINO. Ci sono due destre, una cialtrona e berlusconiana; una (di Veltroni), colta, col loden.
Nichi Vendola, Oggi
TI SPEZZO LE RENI. La sinistra è la ragione della mia vita, Nichi si scusi altrimenti c’è un problema politico.
Walter Veltroni, la Stampa
ANCHE PERCHÉ POI L’HO FATTO ANCH’IO. Io non mi permetterei mai di definire di destra chi nel ’98 fece cadere Prodi.
Walter Veltroni, la Stampa
QUI NON S’È MAI VISTO. Certamente Veltroni non è di destra.
Massimo D’Alema, la Stampa
OLTRE. «Io sono già oltre il terzo polo». «Tabacci non è oltre ma fuori dal terzo polo». Botta e risposta (…) fra l’assessore al Bilancio e il presidente milanese dell’Udc, Pierluigi Mantini.
Corriere della Sera Milano
VACCATE/1. E dire che in questi giorni la politica francese si fa soprattutto fra le vacche e le galline, perché tutti i candidati passano giornate al popolarissimo Salone dell’agricoltura di Parigi.
Alberto Mattioli, la Stampa
VACCATE/2. Anche qui Hollande (François, candidato socialista all’Eliseo, ndr) ha voluto strafare e ieri si è presentato alle sette del mattino, ci si è fatto fotografare mentre (in giacca e cravatta!) lavava una vacca.
Alberto Mattioli, la Stampa
NON ERA MEGLIO LA GHIGLIOTTINA? Il candidato socialista alla presidenza francese ha annunciato a sorpresa di voler tassare al 75 per cento i redditi superiori al milione di euro. Una stangata per i ricchi, che dovrebbe conquistare l’elettorato di sinistra.
Anais Ginori, la Repubblica
CUCCI CUCCI. A vederli trotterellare nel piazzale tra le auto dei carabinieri e quella del medico legale, fanno quasi tenerezza. Eppure, poche ore prima, questi otto grossi cani hanno dilaniato un camionista.
Maria Vittoria Giannotti, la Stampa
IL NOSTRO LATO IDROFOBO. I cani, (…) obbedienti all’istinto feroce che scatena nel predatore l’impulso a rincorrere, cacciare chi vede correre, fuggire e riconosciuto quindi come preda, si fanno forti del branco e aggrediscono gli uomini. Una propensione, a ben pensarci, non proprio ignota anche al genere umano (…). Abbiamo anche noi le belve, dentro. Il proverbio «Chi si fa pecora il lupo lo mangia» se non proprio a dimostrarlo quantomeno è lì ad avvisarci.
Carlo Grande, la Stampa
E NON HA VISTO CHE CAPOCCIATE TIRANO. Miss Druckerman sembra davvero la solita americana a Parigi, stupefatta per quel che vede intorno a lei (e anche in casa sua). Racconta che i bambini francesi, dopo i sei mesi, non svegliano più i genitori di notte e, se anche lo fanno, vengono lasciati piangere; che mangiano (…) senza ingozzarsi di patatine, popcorn e altre schifezze; e infine che, o meraviglia, ai pupi viene insegnato a dire «bonjour» e «bonsoir» ai vicini di casa. Tutte virtù ignote ai bimbi yankee.
Alberto Mattioli, la Stampa
I WANNA BE SFIGATO. Su quale sia il modello educativo vincente ha detto la sua Joe Queenan sul Wall Street Journal: «Le madri migliori sono le italiane, sono calorose e appassionate e soprattutto cucinano bene. Le mamme italiane vogliono bene ai figli, li seguono, li difendono e spesso quei ragazzi da grandi sono le colonne della loro comunità. Se potessi tornare indietro, vorrei rinascere italoamericano».
La Stampa
VASTA PIZZA. Si comincia con crisi economica e debito pubblico. Tra i temi delle altre puntate Costituzione, democrazia, beni comuni, televisione, ambiente, decrescita. Bersagli: turbocapitalismo finanziario, banche, liberismo.(…) Un po’ cenacolo di intellettuali engagé, un po’ assemblea studentesca. E la Guzzanti – guru, conduttrice maieuta e intervistatrice – a sperimentare la terza via tra satira e informazione nella terza repubblica. Vasto programma, no?
Giuseppe Salvaggiulo sul nuovo show tv di Sabina Guzzanti, la Stampa
MALEDETTO SPIRITO. «Pensavo di andarmene dall’Italia…». Dove? In India? Lei è notoriamente buddista. «No, in America. Mi avevano offerto di lavorare lì, fare dei film… sa queste cose che capitano». Non a tutti, non tutti i giorni. «Beh a me è capitato e non ho accettato, perché in fondo ho uno spirito patriottico».
Sabina Guzzanti intervistata da Giuseppe Videtti sul suo nuovo show tv, la Repubblica
MICA FACCIO POLITICA. La tentazione di scomparire c’è sempre. Il sistema mediatico di fare politica alimenta calunnie, insulti infondati, campagne denigratorie: questo per chi non fa politica è pesante. Sono una persona normale, non mi fa certo piacere leggere che sono una pazza isterica indemoniata. È una violenza, imparare a conviverci e reagire non è facile.
Sabina Guzzanti da Giuseppe Videtti, la Repubblica
FACCIO POLITICA. Se vado a una manifestazione non mi sento in dovere di far ridere. (…) Tutti hanno il diritto di parlare e di fare politica, anche quelli che fanno satira. A me viene più facile e spontaneo che ad altri.
Sabina Guzzanti da Giuseppe Videtti, la Repubblica
CHISSÀ PERCHÉ. La nostra professione è stata spesso guardata con sospetto. E ancora adesso per la pubblica opinione siamo gente che è disposta a tutto pur di vendere il giornale.
Giorgio Bocca, la Repubblica
PIANO CON LE PAROLE. Gli uccelli arrabbiati stanno per tornare.
Ernesto Assante sul progetto di portare Angry Birds al cinema, la Repubblica
ARIDAJE. Insomma, la Rovio, partita come una piccola casa di produzione finlandese di videogame per cellulari, ambisce a diventare la Disney del futuro, dai media digitali a quelli più tradizionali, e sviluppando anche nuovi personaggi: «Non solo uccelli. Soprattutto maiali».
Ernesto Assante sul progetto di portare Angry Birds al cinema, la Repubblica
L’INTELLETTUALE. In tutti i paesi del mondo i musicisti sono considerati intellettuali ma in questo paese – chissà perché – la parola intellettuale fa paura.
Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours, intervistato da Luca Valtorta per XL, la Repubblica
IL TERMINE ESATTO SAREBBE “MODESTO ARTISTA”. Nessuno è artista, mi raccomando, dobbiamo essere modesti… Ma è ipocrisia pensare a un artista modesto.
Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours, intervistato da Luca Valtorta per XL, la Repubblica
SONO UN GRANDE. L’artista è l’antitesi della modestia. L’artista è quello che deve esprimere la grandezza interiore che ha, se ce l’ha, nella maniera più potente e più completa possibile…
Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours, intervistato da Luca Valtorta per XL, la Repubblica