Michael Jackson è morto il 25 giugno del 2009, quattro anni fa ormai, ma è come se il suo funerale non fosse mai avvenuto. Nonostante siano ancora negli occhi dei fan le scene strappalacrime del funerale della star, i volti noti con gli occhiali da sole e l’aria contrita, i suoi figli abbracciati a zia Janet, Michael Jackson sembra non essere mai morto. Continuano infatti a succedersi informazioni relative alla vita – parecchio stramba – di Michael, senza che nessuno possa fermare questo fiume di informazioni non richieste.
QUESTIONE DI DNA. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda i tre figli di Jackson. L’attore Jason Pfeiffer ha raccontato al Daily Mirror che il cantante gli aveva confessato che non c’era legame di dna tra lui e la prole. “Aveva chiesto all’amico Mark Lester di essere donatore, e così sono nati Paris e Prince”. La più grande qualche settimana fa ha quasi tentato il suicidio, e qualche dubbio sul perché sia stata così disperata viene. Della terza figlia, Blanket, invece, si è sempre saputo che il cantante l’avesse avuta con una madre surrogata.
FOTO SEGRETE. La cosa più grottesca è come nel corso dei mesi siano stati diffusi particolari strettamente riservati sull’autopsia di Michael e sul modo in cui viveva. “Jacko si era tatuato il colore rosa sulle labbra e il cuoio capelluto, perché non aveva più capelli”. E ancora “prima di morire non dormiva da 60 giorni”. Ci si mette pure suo figlio Prince, dichiarando i giornali che suo padre aveva paura di essere ucciso. Sempre di qualche giorno fa sono anche le foto segrete della sua stanza, quella in cui si rifugiava ed è morto, portate in tribunale dalla madre di Michael come prove contro la casa discografica Aeg . Un bunker di farmaci, flebo e oggetti kitch, un passo in più nell’intimità già troppo raccontata del cantante. Che viene trascinato dall’aldilà in tribunale da un testimone del processo che sostiene di aver parlato con il cantante. “Mi ha detto di essere morto per sbaglio”, ha detto il testimone, cercando di scagionare il medico di Jacko. Peccato che Michael non gli abbia invece detto “lasciatemi in pace”.