L'arte di Giuseppe Maraniello in bilico tra In ed Es
È un percorso costruito intorno a diversi linguaggi e dimensioni quello della mostra In-Es, da poco inaugurata presso la Lorenzelli Arte di Milano, dove resterà fino al 19 luglio, che vede come protagonista l’artista di fama internazionale Giuseppe Maraniello (Napoli 1945). Tra scultura, pittura e installazione le opere, che invadono le tre ampie sale della galleria, sintetizzano una ricerca basata sull’idea di contrapposizione e complementarietà, sulla dialettica di termini opposti – l’In dell’inspirare e l’Es dell’espirare – che contengono l’idea dell’equilibrio della vita. L’artista non fa altro che assorbire la realtà che lo circonda, metabolizzarla e restituirla attraverso le sue creazioni al mondo esterno.
Da questa premessa nascono allora sculture in bronzo, come la cilindrica Il gambo dei fiori, le opere a tecnica mista battezzate il più delle volte In-Es, e la creazione in micro mosaico, ferro e bronzo intitolata L’occhio di Narciso, realizzata – come tutte le altre – dall’accostamento di forme e segni immediatamente riconoscibili, ma spesso investiti da significati altri e difficilmente identificabili.
@ARTempi_