«Su internet sto leggendo di tutto. C’è chi mi vuole far investire con la macchina. Chi mi vuole sparare in fronte. Mi hanno cercato anche a casa». Racconta così la sua situazione Luciano Ponzetto, veterinario cinquantenne di Caluso, nel Torinese. Alcune sue vecchie fotografie in cui appare col fucile davanti a un leone morto, sono state diffuse sui social network da alcuni animalisti che le avevano recuperate dal sito ufficiale della “Safari club Internetional”. Le immagini di riferivano a un safari cui Ponzetto aveva partecipato cinque anni fa in Tanzania.
Le foto sono poi state rimosse, ma ormai il danno era fatto e il povero dottore è finito alla gogna. Una storia che ricorda da vicino quella di Walter Palmer, un dentista del Minnesota, divenuto il bersaglio mondiale degli animalisti dopo aver abbattuto in Zimbabwe un leone di nome Cecil.
«Sono frastornato – ha spiegato Ponzetto alla Stampa –. Mi trovo a dover rispondere per una fotografia vecchia di cinque anni. Adesso perfetti sconosciuti mettono in dubbio la mia professionalità, il mio lavoro e l’amore che ho sempre avuto per gli animali». Il veterinario ha sporto denuncia ai carabinieri e dice che a difenderlo sono «i suoi clienti. Chi lavora con me nel canile del paese che seguo da anni (ne è il direttore sanitario da sedici anni, ndr)». Il veterinario ha ricevuto minacce di morte via telefono e sul web c’è anche chi ha pubblicato l’indirizzo dell’ambulatorio e il suo numero di telefono personale. «Qualcuno sui social network – spiega ancora il dentista alla Stampa – scrive che sarei uno facile all’eutanasia. È una frottola: quando si decide di sopprimere un animale, lo si fa perché non c’è altra scelta e con il consenso del padrone. Non sono un assassino».