Sembrano viste attraverso una lente appannata le opere di Prudencio Irazabal, dove a dominare le tele sono un guazzabuglio di colori puri e assoluti, gialli, rossi, blu e bianchi che sembrano voler travalicare il limite della tela. Artista basco (Puentelarrá, 1954) trapiantato a New York, Prudencio approda in Italia presso la Galleria Rizziero Arte di Pescara che gli dedica una retrospettiva.
Quattordici le opere esposte tra cui dieci dipinti e quattro disegni. Non ci sono sagome di uomini, case, animali, piante o strade ad animare le sue composizioni poiché l’artista non è interessato a trasmettere simboli e forme. E’ la nostra mente che vede e che crea qualcosa di personale, immaginando panorami naturali che, scanditi dalle forze dinamiche di luce e di tempo, subiscono una profonda metamorfosi. Tra l’onirico e l’immaginario.