‘Azīza (o azzizza) in palermitano significa l’arte di abbellire, di arrangiarsi, di trasformare con creatività le cose. E’ con questa metafora che l’omonima mostra, da poco inaugurata presso la Zisa del capoluogo siciliano e prodotta da Zac – Zisa Zona Arti Contemporanee, racconta l’esperienza creativa di circa 80 giovani artisti che hanno espresso l’amore per il proprio territorio, nei propri tempi, nei propri modi e nei propri linguaggi individuali. Il titolo, scelto dagli stessi artisti, svela diversi significati, contenendo la parola “ziz” che in lingua punica vuol dire “fiore” ed era il nome dato a Palermo alla sua fondazione, e “al-‘Aziza”, ovvero “la splendida”, nome dato dagli arabi al Palazzo della Zisa.
E’ una retrospettiva che, aperta fino al 17 novembre 2013, si inserisce nel percorso della candidatura della città di Palermo a Capitale europea della Cultura 2019, in uno spazio già concepito come sede del Museo d’Arte Contemporanea della Città di Palermo, ma che è in realtà un Museo non tradizionale, un luogo di ricerca dai confini aperti e costantemente in definizione.