NATALIA O PASQUALIA. Nelle storie oscure capita sempre che siano protagoniste le donne, madonne o streghe, angeli o demoni.
Natalia Aspesi sul caso Lega, la Repubblica
GIUOCHI DI PAROLE. E questa storia si intreccia funesta, a quella, degradata, di un’altra signora leghista, l’impiegata Nadia Degrada.
Natalia Aspesi sul caso Lega, la Repubblica
COL DOVUTO DISPREZZO. E qui spiace per il povero Umberto, (…) venire colpito al cuore da un figlio che pareva sistemato con figuracce politiche tremende, e invece con quella faccetta non propriamente acuta, vuole il macchinone costoso e una scorta da far invidia a Saviano (il Trota!) e gli altri figli anche loro pieni di pretese volgarotte, da nuovi ricchi come forse erano sicuri, sbagliando, di essere diventati, con tutto quel denaro non loro ma per loro disponibile.
Natalia Aspesi sul caso Lega, la Repubblica
PAOLO TE NE VAI COSÌ? È il tramonto della Seconda Repubblica.
Paolo Gentiloni, Pd, in un tweet sul caso Lega, la Repubblica
DEFORMAZIONE DEMOCRATICA. Maroni non è meglio di Bossi.
Deborah Serracchiani, la Repubblica
COSE CHE NON STANNO SU. Del terremoto nel Carroccio invece il premier Monti non vuole affatto parlare: «Ci occupiamo di altri crolli…».
g. c., la Repubblica
INACCETTABILE MEDIOCRITÉ. Bossi sarà ricordato ma per l’incredibile parabola italiana di un uomo venuto dal nulla.
Concita De Gregorio, la Repubblica
RIDICOLA UMILTÉ. Figlio primogenito di un operaio e di una portinaia, si diploma perito elettronico per corrispondenza.
Concita De Gregorio su Umberto Bossi, la Repubblica
INGUARDABILE VOLGARITÉ. È nella primavera del ’93 che Giorgio Bocca va ad incontrarlo (Bossi, ndr) per un’intervista della sede del partito. «I giornalisti di Time aspettavano fuori. Per accoglierli aveva messo un completo nocciola e la cravatta a fiori».
Concita De Gregorio su Umberto Bossi, la Repubblica
LA TV DEL DOLORE. L’addio di Umberto Bossi su Repubblica.it, raccontato con uno speciale multimediale sui giorni tormentati della Lega.
La Repubblica
RIMETTIAMOCI A NOVANTA. Cade il risparmio, ai minimi dal ’95.
Titolo sul Corriere della Sera
GRATTA TU CHE GRATTO IO. Il Gratta e Vinci traina le entrate fiscali.
Titolo della Repubblica
SCANDALO PER I GIUDEI. Il premier sembra presagire la bufera quando in mattinata, da Napoli, avvisa: «Non sorprendetevi: oggi vedrete considerazioni opposte dalle diverse parti sociali».
Antonella Baccaro, Corriere della Sera
STOLTEZZA PER I PAGANI. Ma come, nessuna persona di buon senso può dubitare che questa novità sul reintegro riguarda solo casi di imprenditori irresponsabili.
Elsa Fornero sulle critiche di Emma Marcegaglia, Corriere della Sera
TOH, HA SMESSO DI PIOVERE. Mi raccomando Emma, perché il tuo giudizio è importante sui mercati. Cerca di dire anche le cose che vanno bene.
Mario Monti al telefono con Emma Marcegaglia dopo l’annuncio della riforma del lavoro, la Repubblica
VERY COMPLIMENTS. Il presidente uscente di Confindustria, Emma Marcegaglia in due interviste al Financial Times e al Wall Street Journal, ha definito «very bad» la riforma del lavoro varata dal governo Monti.
La Repubblica
TRANQUILLI, LI ABBIAMO FREGATI. In ogni caso, affonda Monti, «tre mesi fa Confindustria non avrebbe nemmeno osato sperare in una legge che prevede il reintegro nei licenziamenti di tipo economico solo in caso di abusi». Poi il consiglio finale agli imprenditori: «Con il tempo capiranno che la parola reintegro è riferita a fattispecie molto estreme e improbabili».
Paolo Griseri, la Repubblica
C’È ANCORA ERBA IN VIA GLUCK. Celentano gela Pisapia: «Milano non è cambiata».
Titolo del Corriere della Sera
FIRST LADY GAGA. In confronto alla signora Pompidou, sono Lady Gaga.
Carla Bruni intervistata dal Nouvel Observateur, la Repubblica
GUARDA, C’È LADY GAGA COI TRAMPOLI. La notorietà non mi pesa e poi mi travesto, in senso proprio e figurato. Con una parrucca, nessuno mi riconosce nel metro.
Carla Bruni intervistata dal Nouvel Observateur, la Repubblica
MICA SONO GIORNALISTA. Gioca a fare l’idiota, chiede il settimanale? «Non gioco a niente, conosco i miei limiti, il che non è precisamente un segno di idiozia. Certi argomenti, come l’economia, mi sfuggono, non mi metto a fingere».
Giampiero Martinotti riprende l’intervista di Carla Bruni al Nouvel Observateur, la Repubblica
GLI ANNI PASSANO PER TUTTI. Sul futuro, (Carla Bruni, ndr) resta abbottonata.
Giampiero Martinotti, la Repubblica
MA SONO TUTTI DI SINISTRA. Quando sarò al potere, saranno i ricchi a pagare le pensioni di tutti.
Jean-Luc Mélenchon, leader del Front de Gauche, Corriere della Sera
E SE RUSSI, TI QUERELO. A Francoforte la rivolta del sonno. E l’aeroporto blocca i voli notturni.
Titolo del Corriere della Sera
ECCOMI. Camminiamo con Modine verso Wall Street, il luogo, come lui dice, «dove s’aggira il mostro».
Matthew Modine spiega a Silvio Bizio il suo documentario Gesù era un compagno, la Repubblica
QUELLO È IL MAGO OTELMA. Gesù era un rivoluzionario di idee radicali. E se venisse oggi? Che farebbe la polizia di fronte a questo fricchettone con capelli lunghi, saio, piedi scalzi che si aggira per le strade di New York esortando all’amore? Verrebbe preso per un pazzo, naturalmente.
Matthew Modine spiega a Silvio Bizio il suo documentario Gesù era un compagno, la Repubblica
TROPPA GRAZIA. Matthew, secondo lei Gesù era davvero un comunista? «Non intendo fare paragoni con Stalin, Marx, Mao o Fidel Castro».
Matthew Modine spiega a Silvio Bizio il suo documentario Gesù era un compagno, la Repubblica
IL FAMOSO SOVIET DI NAZARET. Quando dico che Gesù era un comunista intendo che forse era stato un sostenitore di una struttura socioeconomica o di una ideologia politica che promuoveva un diverso tipo di società rispetto a quella dominante allora.
Matthew Modine spiega a Silvio Bizio il suo documentario Gesù era un compagno, la Repubblica
AH, QUANTO SONO CONTROCORRENTE. Lei caccerebbe i brokers di Wall Street come Gesù fece con i mercanti dal tempio? «Cacciò i farisei perché approfittavano della pasqua per fregare i soldi ai pellegrini. Madoff non si è comportato in maniera diversa. Non voglio insegnare niente col mio documentario, semmai far pensare un po’ di più su queste cose».
Matthew Modine spiega a Silvio Bizio il suo documentario Gesù era un compagno, la Repubblica
ANCHE GESÙ LA PENSA COME ME. Pensa che il cinema debba essere uno strumento di divulgazione e provocazione, se non proprio di insegnamento? «Come artista sento questa responsabilità. Lo dico con grande umiltà».
Matthew Modine spiega a Silvio Bizio il suo documentario Gesù era un compagno, la Repubblica
PER LA GIOIA DEGLI AUTISTI. Sì alle biciclette contromano.
Alessio Ribaudo, Corriere della Sera
SILICONE. L’era della realtà “aumentata”.
Titolo del Corriere della Sera sui nuovi occhiali digitali creati da Google