Pittore amante dell’uso del mezzo fotografico, assorbito dal clima del concettualismo negli anni della sua formazione, Franco Guerzoni (1948), ha sempre prestato grande attenzione al mondo archeologico realizzando fin dagli anni ’80 grandi carte parietali gessosi. Non c’è da stupirsi allora del titolo della mostra che lo vedrà protagonista delle stanze dell’Andito degli Angiolini al Palazzo Pitti di Firenze, La parete dimenticata, che raccoglie i risultati dell’ultimo decennio dell’esperienza dell’artista, caratterizzato da nuove variazioni sui temi da sempre trattati, come quello del tempo, delle rovine, delle archeologie e delle tracce della memoria.
Da sempre concepite come una serie di cicli – dagli Affreschi degli anni 70, alle Carte di viaggio dell’82, alle Decorazioni e rovine del ’90, ai Sipari del 2001, agli Antichi Tracciati del 2006, alla Iconoclasta del 2007, agli Impossibili restauri del 2010 e agli Strappi d’affresco del 2011 – le creazioni del pittore scandiranno fino al 7 aprile 2013 la retrospettiva fiorentina, spingendo l’osservatore a molteplici suggestioni di lettura e indirizzandolo verso la comprensione della salda identità poetica di colui che racconta.