Ci risiamo. Ecco un altro signor Cretinetti che cerca di rubacchiare qualche spicciolo di fama e di euro a spese di Nostro Signore. Sto parlando del regista austriaco Seidl che nel film “Paradise Faith”, presentato al Festival di Venezia, piazza una scena in cui la protagonista si masturba con un crocefisso.
Immagino che questo genio della cinepresa voglia fare scandalo, ma si sbaglia di grosso. Dileggiare e oltraggiare i simboli della fede è ormai storia trita e ritrita; non c’è serie televisiva di quart’ordine in cui, prima o poi, non salti fuori un serial killer con ossessioni religiose che cita la Bibbia meglio del Papa.
Soprattutto un cristiano non si scandalizza. Lo scandalo è un sentimento da benpensanti, di chi trova inappropriato un comportamento rispetto a una situazione. Il cristiano prova dolore. E’ tutta un’altra cosa.
Il cristiano prova dolore come se a essere oltraggiato fosse suo padre o sua madre; più ancora, prova dolore poiché riconosce in quell’insulto la stessa radice del male che lui stesso ogni giorno compie, se non altro sotto forma di dimenticanza.
Aspetto con ansia il prossimo film del signor Ulrich Cretinetti Seidl. Magari userà il Corano per fare qualche maialata. Dite di no? Avete ragione, quelli mica provano dolore, quelli si scandalizzano di brutto.