Che la provocazione, ben costruita, sia un trampolino di lancio per molti artisti, è concetto ormai assodato. E tra questi capofila dello stupire e provocare si posiziona David LaChapelle, protagonista di una grande personale appena inaugurata presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma dal titolo David LaChapelle, dopo il Diluvio. Di quale diluvio si sta parlando? Di quello che aveva chiuso una serie del 2006 intitolata The Deluge e ispirata al Giudizio Universale di Michelangelo della Cappella Sistina. E dopo ogni diluvio, in teoria, si dovrebbero raccogliere i pezzi e ricomporsi, cosa che l’artista non fa assolutamente. Con questi pezzi si diverte, invece, a comporre uno strano puzzle dove vengon tagliati fuori gli esseri umani, solitamente con le loro belle carni in mostra.
Quello che si mette in mostra è un certo vuoto che ossimoricamente viene fuori dall’accumulo disordinato, dall’insensatezza del troppo. Sono immagini che devastano, che rendono pensierosi, opere dal contenuto respingente. La rassegna, promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e Turismo e prodotta da Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con Madeinart e David LaChapelle Studio, resterà aperta fino al 13 settembre 2015. L’esposizione ospita anche una rassegna di filmati di backstage che illustrano il complesso processo di realizzazione dei set fotografici di LaChapelle.