Sono ormai vent’anni che la torinese fiera Internazionale d’Arte Contemporanea, Artissima, accoglie artisti, collezionisti, amatori e giornalisti nella sede spettacolare dell’Oval, un padiglione dall’originale taglio architettonico realizzato in occasione dei Giochi Olimpici di Torino 2006 (area di Lingotto Fiere), che si è configurato come luogo ideale per condividere progetti e idee e per presentare le novità del mondo dell’arte contemporanea. Anche quest’anno la manifestazione, che prenderà vita nel week end che da domani si concluderà il 10 novembre, presenterà 108 tra le gallerie più influenti della scena artistica mondiale, ed un ricco calendario di iniziative collaterali. Contemporaneamente anche la città di Torino vive un clima di particolare vivacità e offre un intenso programma di mostre, eventi e progetti nelle sue più note sedi espositive.
Da oggi viene anche lanciato lo straordinario progetto espositivo One Torino, che, ideato da sette affermati curatori in collaborazione con i musei e le fondazioni della città, si impegna – presentando cinque mostre collettive presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, l Gam Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, la Fondazione Merz, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e il Palazzo Cavour – a far diventare Torino il cuore pulsante dell’arte contemporanea sperimentale e dinamica in Italia, promuovendo al contempo un sentito dialogo con la sua lunga identità storica. Merita una segnalazione anche la più recente sezione della fiera, Back to the Future, un’area dedicata al rilancio di alcuni grandi innovatori del linguaggio dell’arte, che però hanno avuto un limitato riconoscimento da parte del pubblico, tra cui Geng Jiayi (rappresentato dalla galleria Shanghart), il cui lavoro testimonia della rivoluzione avvenuta nell’arte cinese alla metà degli anni Ottanta, e Jimmy De Sana (rappresentato da Wilkinson Gallery di Londra) che con le sue seducenti fotografie patinate racconta le contraddizioni pop sempre di quegli anni nella loro capitale – New York – , tra cultura punk e indagini sull’identità sessuale.