Sui banchi di scuola, venuto il momento di studiare il nazismo, trovavo nei libri la riproduzione delle vignette antisemite tanto in voga a quel tempo. Si trattava di caricature di brutti ceffi con il naso camuso e la divisa da banchiere che arraffavano banconote con dita ungulate.
Nella mia ingenuità di ragazzo mi domandavo come fosse possibile che milioni di tedeschi potessero credere a quella grossolana e volgare mistificazione, come potessero trasferire quell’immagine esasperata all’orologiaio sotto casa o al tranquillo libraio della porta accanto.
Non avevo capito nulla della più grande invenzione nazista, la propaganda; un meccanismo che, a più di settant’anni di distanza dalla notte dei cristalli, ancora funziona alla perfezione. Basta leggere i giornali di questi tempi. La scritta Achtung Ciellino, compare ormai su tutte le nostre vetrine.
Ci saranno stati banchieri ebraici trafficoni come ci saranno ciellini corrotti, ma non è questo il punto. Il punto è che ormai la vignetta di propaganda viene applicata senza distinzione a librai e orologiai, a opere di carità ed educative: Achtung Ciellino.
Tra le righe e tra i commenti di un articolo del Fatto Quotidiano di ieri si arrivava addirittura a dire che Cl, un movimento ecclesiale, sta cercando di infiltrare la ‘ndrangheta. E’ pazzesco, ma c’è chi ci crede.
Mi sa che da qualche parte c’è qualcuno che sta progettando la soluzione finale. Pare che stiano facendo esperimenti su come attirare i ciellini in sacrestia, sigillare tutto e poi immettere incenso ad alta concentrazione. Sembra che abbia un odore migliore del Cyclon B.