Si è tenuta oggi l’udienza con le richieste di condanna avanzate dall’accusa nel processo con rito abbreviato per le baby squillo ai Parioli. Il pm ha chiesto per Mirko Ieni la condanna a 16 anni e mezzo di reclusione, ritenendolo il principale sfruttatore della prostituzione delle due giovani studentesse minorenni che davano appuntamenti ai clienti in un appartamento del centro della Capitale.
ORGANIZZAVA APPUNTAMENTI E PROFITTI. Nel corso dell’udienza di oggi il procuratore aggiunto Rosa Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi hanno ricostruito che sarebbe stato proprio Ieni a fornire alle due ragazze una scheda telefonica per contattare i clienti, a fissare giornalmente gli appuntamenti e soprattutto a tenere la contabilità delle prestazioni sessuali, in modo da ricavarne un utile. Ieni risponde a ben 13 capi di imputazione e la pena è relativamente bassa, frutto della richiesta avanzata dallo stesso imputato, secondo il proprio diritto, di giungere a sentenza prima di andare a dibattimento, ma basandosi sullo stato degli atti all’udienza preliminare: il rito abbreviato consente di avere la pena ridotta di un terzo. A rito abbreviato sono andati anche alcuni clienti delle ragazze, Riccardo Sbarra, Marco Galluzzo, Francesco Ferraro e Gianluca Sammarone (per quest’ultimo la procura di Roma ha chiesto una condanna a 8 mesi). Per la mamma di una delle due baby squillo, anche lei a giudizio oggi, l’accusa ha chiesto una condanna a sei anni di reclusione. Lo scorso 10 aprile la procura ha chiesto invece il rinvio a giudizio per altre 8 persone.