Sbloccati i fondi di quest’anno per le scuole paritarie, eccetto che per il Lazio. La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera all’erogazione di 195,8 milioni di euro su 220 totali stanziati dalla Legge di stabilità 2014. Dell’ammontare complessivo di 220 milioni di euro destinati alle paritarie, infatti, 120 milioni rischiavano di rimanere imbrigliati nei vincoli del patto di stabilità europeo, impossibilitati pertanto ad essere spesi, come aveva spiegato a tempi.it la deputata del Pd Simonetta Rubinato.
A RISCHIO LE PARITARIE DEL LAZIO. Dunque, le risorse alle scuole paritarie sono confermate per il 2014, eccetto che per il Lazio. All’appello mancano, infatti, 24,1 milioni di euro, ma soltanto perché la Regione guidata dal presidente Nicola Zingaretti (Pd) non ha rispettato i parametri del patto di stabilità. Così in quella regione 768 scuole dell’infanzia paritarie, di cui 285 comunali, rischiano grosso, insieme a 211 scuole elementari, 99 medie e 95 superiori. La stragrande maggioranza delle quali si trovano nel Comune di Roma, dove il sindaco Ignazio Marino (Pd) è già alle prese con un grosso buco di bilancio che non è bastato il decreto salva-Roma a ripianare.
Sarà curioso vedere se adesso, dopo anni di quasi totale disinteresse, se non addirittura aperta ostilità, da parte della sinistra nei confronti della parità scolastica, qualche voce dal Pd si solleverà in difesa dei fondi alle paritarie, tra la quali, vale la pena ricordarlo, non ci sono soltanto le odiatissime scuole “private”, ma anche gli asili comunali, compresi quelli di Roma e tutta la regione.
LA PARTITA SUI FONDI 2015. Ora, dunque, lo stanziamento di quasi mezzo miliardo alle paritarie per il 2014 è garantito, anche se ci sarà bisogno di una corsa contro il tempo perché quest’ultima tranche di poco meno di 195 milioni possa effettivamente arrivare entro marzo 2015 nelle casse delle scuole paritarie. Per le quali, negli ultimi anni, è sempre stato più difficile poter fare previsioni di bilancio oltre l’anno e quindi programmare in serenità investimenti e assunzioni.
La partita, invece, si riapre, quasi immediatamente, con il dibattito in aula sulla legge di stabilità 2015, come spiega il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi a tempi.it, che riprenderà settimana prossima: «Siamo contenti che una situazione così ingarbugliata si sia risolta, ma questa situazione non fa altro che confermare una necessità sempre più urgente; ovvero che tutte le voci di spesa dello Stato per la scuola pubblica, e dunque anche i fondi alle paritarie, dovrebbero essere riunificati sotto la responsabilità diretta del Miur».
E non, invece, spezzettarli in due tronconi tra ministero dell’Istruzione e ministero delle Finanze, da dove, finora, sono pervenute le maggiori minacce di taglio ai fondi per la parità scolastica. In proposito, Toccafondi, fa notare una cosa che potrebbe essere di buon auspicio per l’avvenire delle scuole paritarie in Italia: «Nella legge di stabilità 2015 non si parla più di “reintegro” di fondi tagliati, come purtroppo è sempre stato negli ultimi anni, ma di una dotazione stabile “a partire dal 2015”». C’è dunque la possibilità che i fondi alle paritarie siano finalmente stabilizzati. E aggiunge il sottosegretario: «Stiamo parlando di 472 milioni di euro per il 2015; nessun taglio da 200 milioni come qualcuno ha detto qualche giorno fa. All’appello ne mancano solo 28, ma le assicuro che al Miur stiamo già lavorando per trovare anche questi restanti 28 milioni di euro. E non è poco in un momento difficile come questo».