Vietnam. Comunisti distruggono la croce del monastero Thien An

Anche quest’anno poliziotti in borghese e teppisti pagati dal governo comunista del Vietnam sono tornati al monastero cattolico di Thiên An (nel centro del paese) per distruggere il crocifisso eretto dalla comunità e picchiare selvaggiamente i monaci.

 

L’assalto, avvenuto alle 8 di mattina del 28 giugno, è documentato chiaramente in questo filmato che pubblichiamo (qui invece si può vedere il video integrale dell’assalto). «Hanno lanciato pietre contro i monaci e ne hanno malmenati almeno quattro», ha dichiarato a Radio Free Asia padre Peter Cao Đức Lợi, sacerdote del monastero. «I monaci restavano aggrappati alla croce e loro li tiravano via, picchiandoli. Alla fine sono riusciti ad abbatterla. È stato orribile». Ad AsiaNews il sacerdote ha aggiunto: «Anche se erano vestiti in borghese ho riconosciuto tra gli assalitori i responsabili della polizia locale».

 

Non è la prima volta che scagnozzi del partito comunista invadono il monastero per divellere il grande crocifisso e distruggere la statua di Gesù. Lo avevano già fatto nel 2015 e nel 2016 ma i monaci, insieme alla comunità di fedeli cattolici, hanno sempre rimesso la croce al suo posto.

 

È dagli anni 90 che il governo cerca di espropriare il monastero e le sue terre, che vorrebbe vendere ai privati. La comunità religiosa, infatti, possiede un terreno di oltre 110 ettari di foresta. Una parte di questi terreni è già stata confiscata illegalmente nel 1998, ora però il partito comunista vorrebbe anche prendersi l’area del monastero. I religiosi hanno già giurato che rimetteranno la croce al suo posto.

 

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