Salviato racconta la prigionia in Libia. «La preghiera mi ha tenuto in piedi»

«La preghiera mi ha tenuto in piedi». In questa intervista rilasciata a Tg2000, il tecnico italiano Gianluca Salviato ha raccontato i suoi otto mesi di prigionia in mano ai terroristi islamisti libici. Liberato due giorni fa, Salviato era stato rapito il 22 marzo scorso e la sua situazione era particolarmente grave perché malato di diabete. La Libia, come spesso vi abbiamo raccontato, è un paese nel caos e vi sono zone sotto il controllo delle milizie jihadiste di Ansar al Sharia e del Consiglio della gioventù islamica, ora affiliate all’Isis dell’iracheno Abu Bakr al Baghdadi.

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