L’universo papero protagonista della più famosa caccia al capodoglio della letteratura

L'inedita copertina del volume di Moby DIck, in uscita in edicole e fumetterie a Novembre a 7,9€. Editore Panini Comics. L'inferno di Topolino, prima parodia disney e capolavoro a fumetti, con verseggiatura di Guido Martina e disegni di Angelo Bioletto. Uscì su Topolino n. 7-12. Gotica tavola tratta dal \\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\"Dracula di Bram Topker\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\" di Bruno Enna e Fabio Celoni, ai colori sempre Mirka Andolfo. Anche lui uscito l'anno scorso in volume presentato a Lucca Comics 2012. Le meravigliose copertine di Paolo Mottura per i numeri di Topolino (n.3003-3004) che ospitarono la prima edizione di Moby Dick in Giugno. Peccato che non siano state riproposte nell'edizione in volume. La forza malinconica di Quachab è ben espressa dai disegni di Mottura, mentre Artibani gli dona tutto lo spessore possibile nella sua eterna lotta contro la balena bianca. Ancora psicologia, saggezza e vena malinconica si respira in mare sulla baleniera del Capitano Quachab. I colori seppiati di Mirka Andolfo donano ai flashback ancor più valore. Le prospettive motturiane fanno il resto. Un esempio di tavola della parodia. Fluide didascalie di Artibani, espressivo disegno di Mottura (basti vedere il cambio di espressione di Paperino-Ismaele nelle ultime vignette) e i colori di Andolfo, con le luci calde del sole e l'ombra delle stanze. Le belle storie si nascondono nei dettagli: il veliero deformato come quinta teatrale, l'uso delle inquadrature, oppure gli occhiali che funzionano anche come strumento di misurazione marittima di Archimede. Efficaci vignette mute esprimono tutto il loro potenziale drammatico. La nave come palcoscenico, le parole come potente arma di coinvolgimento e i colori come guida di lettura. Tutto questo grazie al talento straordinario del terzetto Artibani-Mottura-Andolfo. La forza dei dialoghi in Quachab riflette in toto il carisma di Zio Paperone, perfettamente calato nella parte. Artibani gli cuce addosso frasi e pensieri più che intensi senza scadere (troppo) nella retorica. Un'altro straordinario gioco di matita e china da parte di Paolo Mottura.

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